9788831973083
Uusi tuote
Romanzo di Floriana La Rocca
49 Tuote Tuotteet
Huom: Viimeinen tuote varastossa!
Saatavuuspäivä:
Haloren - Storia di una nobile zingara
Romanzo di Floriana La Rocca
Vastaanottaja :
* Vaaditut kentät
tai Peruuta
Haloren. Parola magica grazie alla quale il cuore di Zirjna si mette in contatto con le stelle. Da queste, la giovane protagonista cattura forza vitale e coraggio di proseguire in un percorso di vita assai complicato, talvolta disperante, dove c'è posto per la violenza più bieca ma anche per l'amore più trasparente, come l'acqua del torrente di Bukowina. La Terra è un pianeta che pullula di vibranti echi; si mescola, si contamina e si depura nella continua morte e nell'accadente rinascita. Gli slanci che producono dubbi fatali o risolutivi sono linfa per continuare a credere, mettere nel piatto la nostra stessa vita. Ed ogni brivido è scintilla per nuovi fuochi. Zirjna non ignora le sue nobili discendenze. È costretta ad eluderle, apparentemente rassegnata al cammino scelto per lei dal destino. Non sa però di un amore totalizzante, fuorviante, grazie al quale paradossalmente ritroverà la sua vera strada. Le disperate corse sotto la pioggia e le lacerazioni della sua intimità non basteranno a renderla inoffensiva. Il bicchiere di miele offertole da Alexandre non potrà raccontarle la dolcezza della vita, al contrario, la condurrà ad un incendio infernale. Nel marasma dei sentimenti, resterà salda la convinzione che il sostegno di un leale amico di giochi saprà fare la differenza. Un romanzo senza filtri sulla realtà di alcune minoranze etniche dell'Est europeo e, malgrado le distanze, molto vicino alle emozioni di tutti gli esseri umani. I tumulti dell'anima sono gli stessi, ché di essa si può cambiare il make-up non l'essenza. Il travagliato percorso dell'indomita tzigana è frutto di incroci indiscriminati e astrusi che preparano il lettore al twister finale della fabula.
"C'erano le stelle..." di Enzo Cordasco (@ClubLettoriBertoni)
"C'erano le stelle..." È questo l'incipit di un romanzo che si legge con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, la storia avventurosa, dolorosa e gioiosa di Zirjna, la giovane zingara che parla con le stelle, stelle che non stanno a guardare ma che partecipano attivamente, conducono, suggeriscono, guidano gli incontri e i destini. Un vero romanzo, come non ne leggevo da tempo, direi che mi ha catturato precipitandomi in un mondo a me sconosciuto direttamente, quello degli zingari, dei rom, dei campi nomadi, all'interno dei quali la giovane protagonista si muove e vive intensamente e traccia, infusa dalla luce e dalla forza degli astri, un percorso difficile, fatto di violenza e disperazione ma anche di amore sincero e pulito, come i monti, i torrenti, i paesaggi e le terre della Bukowina polacca dove gran parte dell'azione si svolge. La giovane conosce la sua storia, la sua provenienza e il suo retaggio nobile ma è come se lo rimuovesse continuando a vivere una vita rassegnata e segnata dalla ineluttabilità del destino, una condizione esistenziale molto sentita dall'etnia degli zingari, appartenente pienamente al loro dna. Ma forse solo in apparenza. Zirjna rimuove le sue origini ma in fondo, dentro se stessa, disegna un percorso di iniziazione a tutte le prove complicate della vita ben sapendo che alla fine della strada ci sarebbe stata un'uscita 'gloriosa', una catarsi, una purificazione, una rinascita. E le prove da superare sono dure, le violenze sessuali, le umiliazioni, la solitudine, l'abnegazione, sia pur rafforzata da quell'altro sentimento primario che regna nei campi nomadi e che è la solidarietà. La vita in questi campi viene descritta senza filtri, senza edulcorazioni, senza infingimenti e la bravura dell'autrice, oltre al la padronanza del linguaggio e ad un uso sapiente della scrittura, piena di rimandi temporali che si innestano bene nel mantenere pregnante e vivo tutto l'intreccio narrativo, sta proprio nel rendere universale la grande storia che racconta: la vita di alcune minoranze etniche dell'Est europeo diventa la vita di tutti noi, perché noi non siamo diversi da loro, i sentimenti, i sussulti interiori, la violenza, l'aggressività, i nitori di dolcezza e di amorevolezza sono gli stessi.
Una vera fabula, ben scritta, che rende il lettore partecipe dell'azione dall'inizio, gli fa attraversare i sentieri impervi del cuore in un crescendo di tanti 'climax', di tanti colpi di scena, in un ritmo pressante e in costante crescendo, e fino alla parabola finale, simile ad un procedimento di agnizione, di riconoscimento, come succede nel genere alto della tragedia.
A consolarci ci sono le stelle e c'è il saluto alla luna che Floriana La Rocca, artista e scrittrice di origine magno-greca, influenzata da Saffo e certamente dai lirici greci, fa brillare e fa risplendere nel suo vasto cielo abitato da alte parole.
HALOREN - Storia di una nobile zingara (Bertoni Editore)
Recensirmi è un atto dovuto a me, alla storia, al rispetto delle cose: "Haloren - Storia di una nobile zingara" è un libro che si restituisce alla vita e che pulsa d'umanità anche nel marasma dei sentimenti e nelle storture delle avversità. (A.Floriana La Rocca)