9788855352109
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Libro di Lucio Castagneri
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Parola di Medea
Libro di Lucio Castagneri
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Dopo il delitto Medea è fuggita dalla città di Corinto, lasciando dietro di sé uno strascico di orrore, fenomeni stregoneschi e fantasmi. La città è sconvolta, e con la morte del re Creonte il potere di fatto è passato nelle mani del Capitano delle guardie di palazzo. Si teme una guerra navale con Atene per il controllo delle rotte commerciali, il prezzo del grano sta salendo, e tenebrosi presagi agitano i sogni delle donne. La maggior fonte di preoccupazione viene dalla presenza notturna degli spettri dei figli di Medea, del cui assassinio pare autrice la stessa madre, ma a seguito dell’evocazione negromantica per bocca di questi emerge una diversa verità, e che la presunta colpa di Medea è una falsa notizia orchestrata dal Primo Ministro per oscure manovre di corte. Ciò nonostante l’indagine condotta dal Capitano si arrende di fronte alle esigenze di ordine pubblico: la ragione di stato richiede la madre, straniera, oscura maga barbara, come autrice dell’efferata uccisione dei figli, e perché la città si unisca nell’odio contro di lei viene commissionata una tragedia da rappresentarsi in occasione dei funerali dei ragazzi, a sancire la falsa versione dei fatti. In realtà ragioni politiche alle soglie della Guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) indussero storicamente il governo di Corinto a richiedere Euripide di scrivere siffatta tragedia, e “mercé l’ingegno del poeta la menzogna prevalse alla verità”.